In Francia riprende la battaglia parlamentare che prosegue ormai da sei mesi.
Con la legge Hadopi 1 era stata istituita l’Alta autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su Internet (Haute autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l’Internet), l’Hadopi appunto, incaricata di inviare gli avvertimenti agli utenti sospettati di praticare la pirateria. A differenza di quanto previsto dalla prima versione, con l’Hadopi 2 si prevede che sia il giudice, e non più l’autorità amministrativa, a decidere di sospendere l’abbonamento a Internet in caso di downloading illegale.
In questi giorni l’Assemblea nazionale ha adottato l’Hadopi 2 ma la misura che prevede la sospensione della connessione Internet per chi scarica illegalmente non entrerà immediatamente in vigore. L’iter prevede, infatti, altre due tappe in Parlamento: passaggio in Commissione mista paritaria (7 deputati e 7 senatori) e voto definitivo.
Intanto i deputati dell’opposizione, in particolare i socialisti, hanno già annunciato un altro ricorso davanti al Consiglio costituzionale.
Per l’industria discografica il continuo slittamento dell’approvazione del testo di legge peserà sulle vendite della musica per il 2009.
“Questo ritardo farà ancora una volta il gioco dei pirati”, ha ribadito il presidente dello Snep (Syndicat national de l’édition phonographique).
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