Il momento per il debutto in Borsa di Facebook si avvicina.
Si parla della fine del mese di Maggio, sebbene la data precisa non sia ancora nota.
Intanto prima del via ufficiale, il social network sta già scaldando i motori e la settimana scorsa ha portato a termine un operazione di investimento in Instagram, l’applicazione Apple che conta 30 milioni di utenti registrati.
Cifre consistenti come altrettanto consistente è la stima di valutazione dell’azienda di Menlo Park che ammonta a 100 milioni di dollari.
Il titolo«FB» ,questo secondo il New York Times il simbolo scelto da Zuckerberg per la quotazione, dovrebbe quotarsi su Nasdaq che rappresenta il primo esempio di al mondo di mercato borsistico elettronico.
Infatti nel gruppo borsistico sono quotati anche i maggiori titoli tecnologici come Apple e Google.
Intanto prima dell’imminente arrivo a Wall Street, l’azienda di Zuckerberg deve sbrogliare un’altra faccenda di carattere legale.
Si tratta della guerra dei brevetti che ha visto un rimbalzo di accuse tra Facebook e Yahoo a proposito dell’utilizzo improprio di dieci brevetti da parte di Facebook.
La causa è ancora in corso e per gli esiti definitivi i tempi si annunciano lunghi.
Il timore dell’azienda del noto social network è quello dell’ingente esborso economico, in caso di vittoria di Yahoo.
In questo momento così delicato per l’azienda sarebbe un duro colpo ma Zuckerberg ha messo già le mani avanti e ha informato la SEC circa la questione, che rappresenta indubbiamente un fattore di rischio e potrebbe avere ripercussioni negative sul valore del titolo in Borsa.
Un ulteriore fonte di inquietudine proviene dalla concorrenza del settore mobile, in incremento per consumatori e aziende.
Rimane da capire se ad ogni modo quelle espresse da Zuckerberg sono reali preoccupazioni o magari sono un po’ ingigantite per prevenire gli eventuali risultati negativi dell’entrata in Borsa, laddove si verifichino.
Arianna Esposito
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…