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I giovani americani sono più attenti alla propria privacy

La capillare diffusione di smartphone e tablet accentua i problemi legati alla sicurezza dei propri dati. Gli utenti devono essere sempre vigili per accorgersi di applicazioni malevoli e non, capaci di penetrare nei software. Una ricerca dimostra che i giovani americani sono sempre più attenti alla propria privacy. L’analisi è stata effettuata dal Pew Research Center, in collaborazione con il Berkman Center dell’università di Harvard. Quasi la metà dei ragazzi con età compresa tra i 12 e i 17 anni disabilita la geolocalizzazione. Ormai qualsiasi smartphone memorizza la posizione dell’utente. Specifiche applicazioni vengono utilizzate da aziende come Apple e Google per motivi di marketing. Il 26% dei ragazzi se ne libera, nel timore che possano rendere pubbliche informazioni riservate. Il sondaggio fa ulteriori distinzioni in base al sesso ed all’età. Il 59% delle ragazze elimina le tracce della propria posizione geografica, mentre solo il 37% dei maschi fa lo stesso. I ragazzini dai 12 ai 14 anni non scaricano nemmeno l’applicazione, se scoprono che può avere accesso a dati sensibili. I più grandi (da 15 a 17 anni) hanno un differente approccio, dal momento che preferiscono utilizzare l’app per verificare eventuali problemi di tracciabilità.

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