Categories: Privacy

USA: PRIVACY BATTE SICUREZZA, VIA BODY-SCANNER DA AEROPORTI

Vanno in soffitta circa duecento bodyscanner utilizzati negli aeroporti americani. La Transportation Security Administration (Tsa) ha deciso di staccare la spina in alcuni scali al programma che ai varchi di sicurezza utilizza macchine che riproducono un’immagine del corpo umano senza veli, nonostante gli abiti che indossa. La decisione è stata annunciata oggi e ha il sapore di una vittoria da parte dell’opinione pubblica nell’aspra controversia sulla privacy che si è scatenata a causa dell’utilizzo dei macchinari.

Da ora in poi, in molti aeroporti degli Stati Uniti i viaggiatori che passeranno i controlli di sicurezza prima di imbarcarsi non dovranno passare più attraverso lo scanner che riproduce l’immagine del loro corpo messo a nudo.

La Tsa ha cominciato con il ritirare un centinaio di body scanner dopo che la Rapiscan, la società californiana che li produce, non ha rispettato le scadenze stabilite dal Congresso per adeguare i suoi macchinari e passare al sistema chiamato Automated Target Recognition, che consente di riconoscere oggetti sulla base dei dati ottenuti dai sensori.

Testati per la prima volta nel 2007, i bodyscanner sono finiti subito nel mirino per una questione di privacy dei passeggeri, mentre, secondo quanto scrivono alcuni mezzi d’informazione, l’efficacia di simili strumenti non è mai stata provata del tutto.

Il governo ha speso circa 90 milioni di dollari per sostituire i tradizionali magnetometri con i body scanner. La Rapiscan aveva un contratto per produrre 500 macchinari per la Tsa ad un costo di 180.mila dollari ognuno.

editoriatv

Recent Posts

Dall’Agcom solidarietà a La Stampa nel nome del pluralismo

L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…

6 ore ago

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…

6 ore ago

Per gli editori il paese di acquisto dei prodotti editoriali non è neutro ai fini Iva

Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…

19 ore ago

Nomine nel gruppo Cairo: Alberto Braggio nuovo ad di La7

Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…

1 giorno ago

Quando il pm non può frugare nel pc del cronista: la Cassazione difende le fonti dei giornalisti

In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…

2 giorni ago