La notizia era già nell’aria da qualche giorno. Stamane, puntuale, è arrivata la conferma: dopo la Spagna, anche la Francia con la Commissione nazionale per l’Informatica e le Libertà, ha deciso di sanzionare Google con il pagamento di una multa pari a 150.000 euro per aver violato la privacy degli utenti transalpini.
Il motore di ricerca più popolare del mondo, che già da diversi mesi era finito nel mirino dell’autorità francese per la sua gestione impropria dei dati personali, è accusato di aver ignorato le leggi locali sulla tutela della privacy.
Oltre alla sanzione amministrativa, la CNIL pretende che il colosso di Mountain View inserisca nella sua home page anche la notifica del suddetto provvedimento in modo da avere maggiore visibilità.
Ma veniamo ai fatti.
Nel marzo del 2012 Google decise di accorpare le regole legate alla riservatezza dei dati personali in circa 60 servizi disponibili on line come la posta elettronica Gmail, il browser convenzionale, i filmati su Youtube e le sue applicazioni come Google Maps, utilizzati e “cliccati” ogni giorno da milioni di utilizzatori, senza osservare le disposizioni di legge vigenti in Francia.
La web company di Larry Page, dal canto suo, si è sempre difesa sostenendo che la propria policy è sempre stata orientata al rispetto delle regole vigenti in tutti i paesi.
Tuttavia questo non è l’unico provvedimento sanzionatorio comminato al colosso californiano: proprio un mese fa anche la Spagna, per motivi analoghi, gli ha inflitto una multa molto più salata (900.000 euro) rispetto a quella transalpina e la Francia, quindi, non ha fatto altro che… seguire l’esempio dei vicini!
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