Le biblioteche nazionali italiane aprono le porte a Google Books con un accordo – il primo firmato da un governo con il colosso americano del web – che porterà in rete, a costo zero per i lettori ma anche per il nostro ministero della Cultura, un milione di volumi non protetti dal diritto d’autore. La trattativa, andata avanti per nove mesi, è stata chiusa ieri mattina. Oltre a mettere in rete gratis le opere, Google si accollerà tutte le spese e non avrà l’esclusiva.
I tempi non saranno brevi: ci vorranno almeno due anni per scegliere e catalogare i volumi, poi partirà il lavoro di scanner che dovrebbe andare avanti a colpi di 10 volumi al giorno. Si comincerà con le due biblioteche nazionali italiane, quella di Roma e quella di Firenze, che insieme ospitano la maggior parte (circa 750 mila) dei volumi cosiddetti di pubblico dominio, ovvero quelli pubblicati fino al 1860 e non protetti dal diritto d’autore.
(Dalla rassegna stampa ccestudio.it)
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…
Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…
In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…
Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…
La cessione di Gedi è debitamente monitorata dal governo: lo ha affermato il sottosegretario Barachini.…