Troppo Musk per Radio Uno, scattano le proteste dei giornalisti. Contro un programma, in particolare: che si chiama Giù la Maschera, condotto dall’ex presidente Rai Marcello Foa. Il comitato di redazione del Giornale Radio Rai prende le distanze da Foa e dal suo programma: “Sotto il titolo Immigrazione senza integrazione, è stato prima messo in relazione il problema della criminalità con le polemiche successive al caso Ramy (dopo l`enumerazione dei reati commessi da immigrati irregolari e non, è stato detto che “tutto questo mentre infuriano le proteste contro le forze dell`ordine per il caso Ramy”). Allargando poi il discorso ad altri paesi in Europa, è stato raccontato il caso di alcune gang di pachistani in Inghilterra, risalente a 25 anni fa, quasi fosse un tema di stretta attualità”. Ma non basta: “Così facendo, Radio1 si è di fatto trasformata in cassa di risonanza dell`opinione di Elon Musk, che aveva usato questo vecchio episodio di cronaca per attaccare l`attuale premier britannico Starmer – prosegue la nota del Cdr -. È toccato al corrispondente della Rai da Londra Marco Varvello riportare la radio sul solco del Servizio pubblico, contestualizzando i fatti, informando in modo corretto gli ascoltatori e svolgendo di fatto la funzione di fact checking”.
Per il cdr di Radio Uno “la disinformazione è però proseguita sui social”. Ed è accaduto poiché “il conduttore Foa su X richiamando la trasmissione ha parlato de “la sconvolgente vicenda delle bande di pakistani che per anni hanno violentato ragazzine bianche in Gran Bretagna”. E purtroppo anche il profilo su X di Rai Radio1 ha rilanciato la trasmissione riportando un virgolettato fuorviante del corrispondente Varvello (“Per anni si è andato avanti senza fare nulla”) di fatto ancora avvallando le tesi di Musk contro Starmer (smentite dal corrispondente durante la trasmissione)”. Per i giornalisti di Rai Radio Uno si è trattato di “una puntata infarcita di insinuazioni, razzismo e collegamenti pretestuosi tra casi diversi, scredita il nostro lavoro e scredita l`autorevolezza di Radio Uno”.
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