Ieri è proseguito l’esame dello Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante misure di semplificazione e riordino della disciplina di erogazione dei contributi all’editoria (Atto n. 183), presso la Commissione Bilancio con relativo parere finale.
La Commissione, al fine di assicurare l’effettivo conseguimento dei risparmi di spesa previsti dalla relazione tecnica allegata al provvedimento, suggerisce al governo di:
a) innalzare i parametri per il rapporto tra copie vendute e distribuite, ripristinando almeno quelli previsti a legislazione vigente, pari al 25% per le testate nazionali e al 40% per le testate locali;
b) prevedere, con riferimento ai quotidiani, l’introduzione di un vincolo minimo relativo alla presenza in edicola, che potrebbe essere stabilito in misura non inferiore al 40% per i giornali nazionali e al 60% per i giornali locali;
c) prevedere l’esclusione dall’accesso ai contributi, diretti ed indiretti, di particolari tipologie di giornali che non rivestono carattere informativo-redazionale, come, ad esempio, i giornali prevalentemente di scommesse;
d) al fine di tutelare l’occupazione, estendere anche alle testate che ricevono contributi fino a 2 milioni di euro il vincolo riguardante il numero minimo di dipendenti con contratto a tempo pieno ed indeterminato e fissando un limite minimo di dipendenti più elevato per le testate che accedono a contributi di importo superiore a 2 milioni di euro, eventualmente prevedendo un limite massimo ai contributi erogabili direttamente proporzionale al numero dei dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato.
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