Ieri, la Commissione Cultura della Camera ha iniziato l’esame del Decreto milleproroghe (C. 3210). Manuela Ghizzoni (PD) ha sottolineato alcuni punti di criticità del testo e, in particolare, ha ricordato la battaglia che si sta compiendo sulla reintroduzione del ‘diritto soggettivo’ per l’editoria. “Giudico essenziale inserire nel provvedimento in esame norme che reintroducano il diritto soggettivo”, ha concluso.
L’argomento è stato ripreso da Ricardo Franco Levi (PD): “La fine del ‘diritto soggettivo’ significa la fine della sicurezza dei contributi pubblici nel settore”. Secondo Levi il problema travalica anche la Commissione cultura, come dimostra la mobilitazione in atto da più parti per raccogliere firme a sostegno di un emendamento che chieda la ricostituzione del diritto soggettivo, ancorché limitato nel tempo.
Gli appelli dei due deputati sono stati accolti dal Presidente della Commissione, Valentina Aprea, che ha ricordato l’incontro del Presidente della Camera con il sottosegretario Bonaiuti al fine di poter assicurare il diritto soggettivo, per un periodo di tempo limitato, nello specifico per l’anno corrente 2010.
Il deputato Emerenzio Barbieri (PdL) si è ricollegato a quanto esposto dai colleghi dell’opposizione e ha sottolineato come sia importante, in questo campo l’impegno preso dal Presidente della Camera. “Ritengo che il contenuto dell’impegno debba trovare posto, come condizione, nella proposta di parere del relatore”, ha concluso.
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