La Commissione di Vigilanza ha eletto i nuovi membri del Cda della Rai. Il Pd ha eletto Guelfo Guelfi, Rita Borioni e Franco Siddi. Il primo è presidente del Teatro Puccini e spin doctor della campagna comunicativa del premier Renzi. La seconda è esperta di politiche per la cultura. Il terzo è, come noto, l’ex segretario della Fnsi. La sua è sicuramente la nomina meno attesa alla vigilia. Dal centrodestra sono arrivati le nomine di Arturo Diaconale, direttore del giornale “L’opinione delle libertà”, e Giancarlo Mazzuca, direttore de “Il Giorno”. Come previsto M5S e Sel hanno eletto Carlo Freccero, ex direttore di Rai2 e Rai4. L’ultimo nome è stato scelto dall’Area Popolare: si tratta di Paolo Messa, direttore del Centro Studi Americani. Confermate le spaccature insanabili tra Renzi e una corrente del suo partito. La minoranza dem ha presentato la candidatura dell’ex direttore del “Corriere della Sera” Ferruccio De Bortoli, sulla quale è stato posto un veto. La scelta dell’influente giornalista non è casuale: nel 2014 De Bortoli ha criticato aspramente il Patto del Nazareno e il profilo politico di Renzi. Questa la composizione dei voti: Freccero e Guelfi ne hanno ottenuti sei; Siddi, Diaconale e la Borione sono stati eletti con cinque preferenze; ne sono bastate quattro per Messa e Mazzuca. A sorpresa si è deciso di anticipare il voto per la ratifica a due terzi della nomina del presidente. Si terrà domani e non giovedì, come inizialmente indicato. Matteo Orfini (Pd) ha affermato che il Pd cercherà la più ampia convergenza dei partiti. La nomina del direttore generale dovrebbe essere cosa fatta. Matteo Renzi è ormai fortemente orientato sul dirigente di Viacom Antonio Campo Dall’Orto.
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