Alexander Zharov, direttore del Roskomnadzor, l’autorità per le Telecomunicazioni russa, ha lanciato un diktat a Facebook: o trasferisce i suoi server in Russia, oppure il social network più popolare al mondo verrà bloccato sul territorio nazionale.
«La legge è uguale per tutti: o si rispetta o Facebook dovrà cessare la sua attività nel territorio russo, come è accaduto purtroppo a LinkedIn» ha fatto sapere Zharov. La normativa imposta da Mosca, del resto, è abbastanza chiara: i dati personali degli utenti devono essere conservati all’interno di data center che fisicamente si trovino sul territorio russo. Qualcosa di molto simile alla nuova direttiva che sta portando avanti l’Unione Europea. Attualmente Facebook dispone di cinque data center in tutto il mondo. Quattro di questi sono negli Stati Uniti, uno in Europa (più precisamente a Lulea, nella Lapponia svedese). Cinque impianti che quotidianamente incamerano miriadi di dati provenienti dagli oltre due miliardi di utenti attivi sul social network.
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