Editoria

No al piano esuberi, scioperano i giornalisti di Agenzia Dire

Oggi scioperano i giornalisti dell’Agenzia Dire. L’astensione dal lavoro è stata proclamata dall’assemblea dei redattori che, ieri, si è riunita subito dopo l’avvio, da parte dell’editore, di un piano di riorganizzazione interna da 28 esuberi. Come riferiscono i giornalisti, l’Agenzia Dire procederà al licenziamento di 15 cronisti e tredici grafici. Una decisione che arriva, come si legge in un duro comunicato apparso sul sito della stessa agenzia, “dopo quasi due anni di contratto di solidarietà”. In cui, affermano i redattori, “i giornalisti” dell’Agenzia Dire “hanno sacrificato una parte cospicua del loro stipendio per la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Sacrifici che oggi, secondo quanto si legge nel documento pubblicato sul web e sottoscritto dall’assemblea, sono stati “resi ancora più importanti da pagamenti a singhiozzo degli stipendi” che sarebbero stati “liquidati nell’ultimo anni quasi sempre in due soluzioni”.

L’avvio del piano di esuberi e i conseguenti licenziamenti, per i giornalisti dell’agenzia Dire,  sarebbero “inaccettabili e illegittimi”. Inoltre è stata stigmatizzata la procedura avviata dall’editore, ritenuta “lacunosa e scarsamente motivata”.

La tensione è alle stelle. E pertanto, citando i motivi legati al piano e ai licenziamenti, l’assemblea dei redattori di Agenzia Dire, oltre a chiedere “il ritiro immediato della procedura di licenziamento collettivoe dell’azione legale nei confronti della propria rappresentanza sindacale”, proclama “lo stato di agitazione sindacale e una giornata di sciopero dei redattori per mercoledì 27 settembre”. Ma non è tutto: “L’assemblea affida inoltre al comitato di redazione un pacchetto di sciopero di 5 giorni, da utilizzare nell’ambito della trattativa e qualora l’azienda non dovesse accogliere, nel primo incontro, tali richieste”. I redattori dell’Agenzia Dire, infine, hanno deliberato lo sciopero delle firme.

Luca Esposito

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