Editoria

Milleproroghe e contributi diretti: tutte le novità

Il decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 2024 in tema di proroga di disposizioni normative, è stato convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15.

In fase di conversione non sono state apportate modifiche rispetto alla stesura iniziale dell’articolo 17 del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 2024 e rimane, pertanto, la proroga di ulteriori due anni delle disposizioni previste dall’articolo 96, commi 3, 4 e 5 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126.

Pertanto, anche i contributi di competenza del 2025 e del 2026 non potranno essere inferiori a quello percepito per l’anno 2019 e, in relazione alla diffusione, per gli stessi anni il rapporto tra copie vendute e distribuite è ridotto al 25 per cento delle copie distribuite per le testate locali e al 15 per cento per le testate nazionali, in luogo delle maggiori percentuali, il 30 per cento per le testate locali e il 20 per cento per quelle nazionali, previste dalla lettera e, comma 1, dell’articolo 5 del D.lgs. 15 maggio 2017, n. 70.

Inoltre, la possibilità di postergare i pagamenti entro sessanta giorni dalla data di incasso dei contributi è stata estesa anche al procedimento amministrativo del 2025, per i contributi relativi al 2024 e del 2026, per i contributi relativi al 2025Quindi, anche per quest’anno e per il prossimo i costi potranno essere rendicontanti e non pagati entro il termine di perfezionamento della pratica, fermo rimanendo l’obbligo di pagare gli stessi entro sessanta giorni dalla data di incasso del saldo e di rendicontarli entro i successivi dieci giorni.

In sede di conversione del provvedimento, è stato introdotto l’articolo 17-bis che ha sostanzialmente prorogato anche al 2025 il contributo di 2 milioni di euro a favore di Radio Radicale per la conversione in digitale e la conservazione degli archivi multimediali.

Luca Esposito

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