Il governo apre a nuove misure di sostegno, gli edicolanti ringraziano: lo Snag, il sindacato nazionale autonomo dei giornalai plaude all’apertura giunta dal sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, con delega all’editoria, Alberto Barachini. Il presidente Snag Renato Russo in una nota ha espresso “a nome della categoria degli edicolanti esprimo un grande apprezzamento e un forte ringraziamento al Sottosegretario Barachini e al Dipartimento per il proficuo confronto che abbiamo avuto in queste ultime settimane e per la preannunciata adozione di misure dedicate alla filiera editoriale della stampa, con incentivi per le edicole, per le rivendite non esclusive e per il sistema di distribuzione locale. Sono misure che vanno certamente nella direzione che avevamo più volte auspicato”. Russo ha poi aggiunto la soddisfazione degli edicolanti per essere rientrati al centro del dibattito e del confronto politico e istituzionale: “Il governo conferma grande sensibilità ed attenzione verso una categoria, quella degli edicolanti, troppo spesso dimenticata. La rete delle edicole – sottolinea Russo – è una cerniera essenziale tra cittadini, territorio ed informazione. Siamo orgogliosi che l’Esecutivo, tramite il Sottosegretario Barachini, riconosca l’importanza delle edicole e questo ci fa ben sperare in un possibile cambiamento di rotta per il nostro futuro: la rete di vendita ha voglia di ripartire, tornare a crescere e modernizzarsi”.
Adesso si può anche immaginare di “riportare le edicole dove oggi non esistono più”. “Mi sembra che il Governo – ha continuato il Presidente di Snag Confcommercio – con gli annunciati sostegni alla distribuzione locale voglia indirettamente salvaguardare la rete di vendita e la sua capillarità sul territorio e tutelare sia il diritto dei cittadini di ricevere informazioni, anche nei piccoli comuni e nelle aree interne, che quello degli editori, nazionali e locali, di fornire una informazione di qualità”. La conclusione di Russo è un appello all’unità di intenti tra tutte le componenti in campo: “Serve il contributo di tutti: dal Governo alle Regioni, ai Comuni e anche agli Editori che devono fare la loro parte. Alla distribuzione locale chiediamo rispetto delle leggi e equità nei rapporti distributivi. Le edicole sono risorse imprenditoriali e culturali, non rami secchi da tagliare”.
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