È in discussione in Australia una proposta di legge che obbligherebbe gli Internet service providers (Isp) a censurare materiale offensivo, tra cui la pedopornografia e qualsiasi discussione che potrebbe aiutare a commettere un reato. La proposta è stata criticata dall’Amministrazione Obama che si è schierata a favore della libera circolazione dell’informazione.
Il filtro censorio proposto farebbe dell’Australia uno dei Paesi di tradizione democratica con il minor grado di libertà del Web. In questo Paese attualmente vige già una legge che proibisce di parlare di eutanasia e droga su Internet, ove questo possa essere reputato dalle autorità un “aiuto” a commettere un reato.
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