I guai non vengono mai soli. E a Metro insorgono di nuovo i giornalisti perché l’azienda ha fatto sapere che il giornale non è stato distribuito nelle edicole di Milano. Un precedente grave, secondo i cronisti, che vanifica il lavoro loro e che sembra lanciare dubbi e ombre sul futuro della stessa testata.
Solo qualche giorno fa l’assemblea dei giornalisti di Metro aveva deciso di decretare un giorno di sciopero per protesta contro la decisione dell’azienda di licenziare una collaboratrice della testata. Un provvedimento ritenuto, evidentemente, illegittimo dai lavoratori.
Il braccio di ferro, dunque, prosegue. E il comitato di redazione ha riassunto così la situazione: “Dopo la decisione dell’azienda di licenziare, per la prima volta nella storia di Metro, una collega, scelta sciagurata che ha già spinto la redazione ad un giorno di sciopero, ora l’azienda comunica che causa Covid il giornale a Milano non verrà distribuito martedì e mercoledì”.
E ancora: “Dopo l’edizione di Torino, già ridotta a due numeri settimanali, prima della seconda ondata di epidemia, ora anche Milano viene sacrificata, proprio nel momento in cui il ruolo di servizio pubblico di un mezzo di informazione diventa cruciale e al contrario dovrebbe essere difeso e salvaguardato nell’interesse dei lettori”.
Infine l’impegno: “Il Cdr si dichiara totalmente contrario ad una scelta che non fa che impoverire ancora più il quotidiano Metro”.
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