Non è stato un anno formidabile, il 2024, per l’editoria. Anche l’Aie snocciola dati che non sembrano proprio entusiasmanti, al punto da indurre l’associazione italiana degli editori a parlare apertamente di difficoltà (anche) per l’industria italiana del libro. Le cifre, prima di tutto: il 2024 s’è chiuso con 104 milioni di copie di libri venduti, con una perdita secca di 2,4 milioni di copie per un calo che, in termini percentuali, è stimato nel 2,3 per cento. Cala pure il valore finale del fatturato del libro italiano che si attesta a poco più di un miliardo e mezzo di euro (per la precisione 1,534 miliardi) con una perdita netta stimata in ben 23 milioni di euro. “I dati -spiega il presidente Aie Innocenzo Cipolletta- confermano che le nostre preoccupazioni purtroppo erano esatte: le difficoltà di un mercato in forte evoluzione, e le cui dinamiche racconteremo a Venezia il 31 gennaio, sono state accentuate dalla mancanza di sostegni pubblici alla domanda che bene avevano funzionato negli anni precedenti. Occorre accelerare un cambio di rotta”. I numeri derivano da un’analisi di mercato effettuata su dati di NielsenIq-GfK e sarà presentata proprio dal presidente dell’Associazione italiana editori Cipolletta il prossimo 31 gennaio, in occasione della giornata conclusiva del XLII seminario di perfezionamento della Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri di Venezia.
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…