Nel corso degli incontri al villaggio Rousseau a Milano, il sottosegretario all’editoria, Vito Crimi, è intervenuto in relazione al fondo sul pluralismo all’editoria. Annunciando l’imminente partenza degli Stati generali dell’editoria, ha evidenziato come dal fondo al pluralismo non sia stato tolto un solo euro. L’obiettivo del sottosegretario non è intervenire sull’offerta, ma sulla domanda, il pluralismo viene letto all’inverso, l’importante non è la pluralità di fonti e di opinioni, ma la pluralità di destinatari; ma altrimenti che cambiamento sarebbe!
Nel corso dell’intervento il sottosegretario ha dichiarato di informarsi su Telegram; e, dichiarazioni secondo l’Aska: “quando parlo agli editori e ai direttori delle agenzie di stampa di telegram mi guardano e dicono Telegram? What? Non comprendono come sta cambiando il modo di fruire l’informazione, è un problema”.
La soluzione alla crisi dell’editoria è finalmente stata trovata, chi abolisce la povertà non può avere certo problemi a trovare sicumere per i poveri giornali. Altro che fondo all’editoria, contributi e antichità siffatte, tutti a scuola da Crimi, fine conoscitore del mondo della comunicazione.
Enzo Ghionni
Il Garante per la protezione dei dati personali per l’ennesima volta dimostra l’approssimazione con cui…
Leonardo Del Vecchio è letteralmente scatenato: dopo aver acquisito il 30 per cento de Il…
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
View Comments