“Purtroppo lo sappiamo bene:il comparto culturale e creativo è stato tra quelli più colpiti dall’emergenza e che più di altri risente oggi non solo delle conseguenze del lockdown, ma anche delle misure di sicurezza attualmente in vigore. Pensiamo al teatro, alla filiera musicale e dell’editoria, a tutti gli spettacoli dal vivo, al cinema”. Così si legge nel Blog delle Stelle in un post che rivendica la bontà dell’azione di governo.
Queste le iniziative: “Già nel testo base del provvedimento avevamo istituito unFondo da 210 milioni per sostenere il mondo del libro e dell’editoria, i musei non statali e tutti quegli spettacoli, congressi e grandi eventi annullati a causa dell’emergenza sanitaria”. E ancora: “Avevamo inoltre aumentato da 130 a 245 milioni le risorse dei fondi già introdotti con il decreto “Cura Italia” per l’industria del cinema e dello spettacolo, estanziato 100 milioni per i musei statali, colpiti dalle mancate entrate.Altri 100 milioni li avevamo destinati al nuovo Fondo Cultura per investimenti, aperti anche alla partecipazione di privati, sul patrimonio culturale”.
Quindi il M5s ha rivendicato il rifinanziamento della Card Cultura e l’istituzione di un fondo da 200 euro a famiglia (sotto 30mila euro Isee) come contributo per lezioni di musica e (finalmente) la possibilità di accedere ai 600 euro accordata anche ai precari intermittenti del mondo dello spettacolo.
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