Convegno in Parlamentto “L'Italia cambia. Cambia il giornalismo?”. Governo, giornalisti e aziende innovative riflettono sul futuro
La Fieg torna alla carica e chiede al governo quantomeno di mantenere inalterate le risorse destinare a sostenere l’editoria. L’ultimo appello è arrivato nella giornata di ieri. A sottoscriverlo, il consiglio generale della Federazione italiana editori giornali che, riunitosi proprio nella mattinata di ieri, ha vergato in poche righe la raccomandazione diretta a Palazzo Chigi sul tema, delicatissimo, del sostegno ai giornali.
La Fieg, come si legge in una nota pubblicata sul sito stesso della federazione degli editori, ha riferito che “considerato il permanere della grave crisi del settore”, sia necessario adesso rinnovare “l’appello al Governo, al Parlamento e alle forze politiche per mantenere inalterate, rispetto allo scorso anno, le risorse destinate all’editoria nella legge di Bilancio 2024”.
Secondo gli editori: “La prevista rilevante riduzione dell’importo complessivo delle risorse per il contrasto alla crisi e per sostenere il passaggio al digitale mette a rischio il settore e, con esso, lo stesso pluralismo dell’informazione e la libertà di stampa”. Per la Fieg, dunque, si tratterebbe di una vera iattura se i fondi dovessero assottigliarsi. Ma non è tutto perché gli editori della Fieg “chiedono che, nel tempo ancora disponibile prima dell’approvazione definitiva della manovra per il 2024, siano introdotti i necessari correttivi per assicurare all’editoria le risorse necessarie a tutelare la qualità dell’informazione e il diritto ad essere informati dei cittadini”.
Sul tema il governo e la maggioranza sono già al lavoro. Nei giorni scorsi è intervenuto direttamente il vicepremier Antonio Tajani che ha rassicurato tutti affermando che si sta lavorando per incrementare la dotazione dei fondi che verranno stanziati dal governo a sostegno dell’editoria.
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