L’Italia dei valori ha presentato un esposto all’ufficio della procura presso la Corte dei conti nei confronti dei consiglieri di maggioranza Rai e del direttore generale della Rai, Mauro Masi, per il danno erariale che sarebbe causato dalle norme sulla par condicio.
“E’ ovvio che il danno alla democrazia è maggiore del danno erariale, ma proprio perché non se ne capisce la ragione almeno proviamo a fare il fio economico a questi signori”, ha spiegato in una conferenza stampa presso la Camera dei deputati il leader dell’Idv Antonio Di Pietro.
Nella nota distribuita alla stampa si critica la “applicazione paradossale” della legge sulla par condicio e si afferma che “la delibera della commissione di vigilanza Rai finisce per essere un danno per l’azienda facendone precipitare gli ascolti e provocandole conseguentemente un danno economico”. Secondo i calcoli dell’Italia dei valori “la scelta del Cda Rai farebbe perdere all’azienda tre o quattro milioni di euro al mese di introiti pubblicitari, disdette da parte degli inserzionisti e altre voci di questo tipo”, e questo perché “i talk show cancellati”, Annozero, Ballarò, Porta a Porta, “raccolgono molta pubblicità”. In questo senso, “essendo la Rai una tv pubblica finanziata con i soldi dei cittadini, si concretizza un evidente danno per la collettività e per l’erario”.
Arianna Esposito
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