Secondo il regolamento sulla par condicio, varato dalla Commissione di Vigilanza, le tribune dovrebbero sostituire i talk show, sospesi fino al voto ma, con il caos sulle liste per il respingimento di quelle Pdl in Lazio e Lombardia, è tutto bloccato e bisognerà proseguire con i sostituti, tra film e repliche. Inoltre, ci sono i ricorsi al Tar presentati dalle emittenti private contro il regolamento Agcom simile a quello della Vigilanza. “Se il Tar dovesse annullare quella delibera – spiega il consigliere Nino Rizzo Nervo – il regolamento dovrebbe tornare in Cda. Perché anche se la pronuncia non avrebbe conseguenze dirette sulla Rai è chiaro che si creerebbe una situazione diversa e dovremo capire come muoverci”.
In queste ore tre consiglieri dell’ Agcom hanno chiesto al Presidente Calabrò una pronuncia sul regolamento della Vigilanza ma Calabrò ha rimandato la questione al Consiglio (forse già l’11 a Napoli).
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…
Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…