Nuovi poteri per l’Antitrust. A chiederlo è la stessa Authority nella segnalazione inviata a governo e Parlamento in vista della prima legge annuale sulla concorrenza. “Anche per supportare una più omogenea applicazione a livello locale delle riforme di liberalizzazione nazionale” l’Antitrust chiede “di potere sollevare, direttamente nell’ambito dei propri procedimenti di accertamento di illeciti o per il tramite del Consiglio dei ministri, questioni di legittimità costituzionale in relazione a normative che violano il principio costituzionalmente protetto della libera concorrenza”. L’Autorità “dovrebbe inoltre potere impugnare davanti al giudice amministrativo gli atti della pubblica amministrazione di particolare rilevanza economica che violino norme comunitarie e nazionali a tutela della concorrenza, al fine di incentivare al massimo il ricorso a procedure di gara trasparenti e non discriminatorie negli atti pubblici in materia di concessioni o appalti”.
Per la tutela il consumatore dagli spot ingannevoli in tv, poi, “va introdotta una norma che consenta all’impresa responsabile del messaggio, entro 7 giorni dall’avvio del procedimento da parte dell’Autorità, di proporre ed eseguire impegni in grado di rimuovere i profili di ingannevolezza. L’Autorità potrebbe così, in caso di impegni adeguati, chiudere l’istruttoria senza accertare l’illecito”. Infine vanno introdotte sanzioni “per i casi in cui il proprietario del mezzo di diffusione impiegato per la diffusione del messaggio ingannevole rifiuti, senza giustificato motivo, di identificarne il committente o di fornire copia della comunicazione commerciale, o fornisca informazioni non corrispondenti al vero”.
La decisione scontata della Commissione Vigilanza Rai sul “caso” Bortone-Scurati, se ne parla dopo le…
Grosso guaio per Mark Zuckerberg: l’Ue ha aperto una procedura d’inchiesta su Meta, in particolare…
L’Agcom dispone: il duello Meloni – Schlein non s’ha da fare. Almeno in Rai. Ieri…
Agi, il braccio di ferro continua e ora i giornalisti votano la sfiducia alla direttrice…
Il rischio carcere per i giornalisti c’è: otto mesi di carcere per un articolo, è…
In previsione delle attività di certificazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023, ricordiamo che il…