La Federal Communications Commission (Fcc), l’agenzia federale che regola il settore telecomunicazioni negli Stati Uniti, giovedí voterà su una proposta per vietare ai gestori di servizi di connessione a banda larga di favorire o discriminare tra clienti nella distribuzione dei flussi di traffico.
Si tratterebbe in pratica di realizzare la cosiddetta “net neutrality”, un’idea molo popolare in ambienti democratici e per questo piú vicina a realizzarsi con l’attuale assetto politico di Washington. Al cuore di essa è garantire che gli utenti di Internet possano accedere a ogni sito Internet e ad ogni servizio online senza preferenza. Le compagnie telefoniche per esempio non potranno impedire ai loro abbonati di utilizzare servizi di chiamate telefoniche via Internet piú economici o di accedere ai siti video della concorrenza.
La proposta, avanzata dal presidente dell’Fcc Julius Genachowski, ha incontrato la forte opposizione delle compagnie telefoniche, specialmente di quelle di maggiori dimensioni.
Considerati gli interessi in gioco e la diversità delle posizioni, è verosimile il coinvolgimento di tribunali e forse anche del Congresso.
L’accreditamento dei giornalisti nei palazzi delle istituzioni non è un fatto tecnico, né un rituale.…
La richiesta è arrivata con toni insolitamente diretti. Intervenendo al convegno «Lo strapotere delle big…
Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…