Dai dati rilevati a luglio sull’andamento, attuale e previsto, degli investimenti pubblicitari nel settore della comunicazione, diffusi dall’UPA (Associazione degli utenti di pubblicità) si evidenza un leggero incremento nell’anno 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007 nelle tv (+ 1,6%); nella radio (+4,2%) nel web (+26,3%) ma non nella carta stampata (-3,5%).
A testimonianza dell’incertezza che contraddistingue il panorama dei media, la stessa UPA è stata costretta a rivedere al ribasso le stime di crescita del mercato pubblicitario rispetto alle previsioni diffuse lo scorso mese di aprile. Anche se in questo momento non è possibile formulare previsioni di medio e lungo termine sull’andamento del mercato pubblicitario (secondo l’UPA, comunque una ripresa sostanziale la si registrerà non prima del 2010) i dati sono la testimonianza che le tv e le radio sono mezzi ancora capaci di attrarre gli investitori con particolare riferimento al target giovanile; al contrario invece della carta stampata che, a quanto sembra, non riesce a captare le esigenze di rinnovamento dei lettori che chiedono una maggiore integrazione del cartaceo con internet per usufruire di un sistema “quotidiano” della comunicazione, più snello e al passo coi tempi.
Fabiana Cammarano
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