Per ora i vertici della società escludono grosse operazioni finanziarie che coinvolgano Telecom per i prossimi anni. Secca la dichiarazione del presidente Franco Bassanini: “La parola Telecom non c’è nel piano industriale di Cdp concernente il triennio 2013-2015”. Eppure nelle ultime settimane l’amministratore delegato, Giovanni Gorno Tempini, si era dimostrato aperto ad una entrata in scena della Cassa nell’ambito della transizione tra le diverse tecnologie. Infatti il principale obiettivo della Cassa potrebbe essere l’acquisizione delle strutture in rame per favorire il passaggio alla fibra.
Probabilmente la Cdp resta alla finestra anche a causa delle incomprensioni tra l’Agcom e l’UE in merito alle tariffe per l’unbundling. Se i prezzi saranno ridotti o meno lo si capirà tra qualche settimana, quando terminerà l’esame dell’ente di controllo dei regolatori nazionali (Berec). Solo a quel punto si farà chiarezza nella situazione del mercato e, forse, la Cassa scioglierà le riserve sui propri piani.
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