Scacco ai pirati del web, esulta la Fieg: “Chiusi più di 300 canali telegram”

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“Esprimo il più profondo apprezzamento per gli ulteriori risultati di contrasto alla pirateria digitale conseguiti nell’ambito dell’indagine coordinata dal Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari: un segnale importante di sensibilità per il settore dell’editoria. Un impegno concreto nell’attività di protezione del diritto d’autore”.

Così il Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha commentato gli ultimi sviluppi dell’operazione avviata nello scorso mese di aprile e che ha portato alla identificazione e perquisizione, in Puglia, Campania, Marche e Lazio, di otto soggetti, di nazionalità italiana, a vario titolo coinvolti nella distribuzione illecita di giornali, riviste, e-book.

Riffeser ha spiegato: “A oggi, sono oltre 300 i canali Telegram individuati e bloccati grazie al costante monitoraggio della Guardia di Finanza, cui la Fieg ha contribuito prestando la propria fattiva collaborazione. Auspichiamo che azioni come quella odierna possano aumentare il grado di consapevolezza e di sensibilità in quella vastissima platea di utenti/clienti che alimentano il mercato della pirateria editoriale, spesso ignorando i rischi giudiziari che corrono direttamente e gli ingenti danni economici che provocano all’industria dell’informazione, alla libertà di stampa”.

 Quindi ha concluso: “La costante attività della Federazione a tutela del prodotto editoriale prosegue anche con riferimento ai fenomeni di illecita riproduzione degli articoli di giornale nelle rassegne stampa e al processo di implementazione della Direttiva Copyright, che introduce il diritto connesso degli editori di giornali nei confronti degli Ott: azioni imprescindibili per tutelare gli investimenti delle aziende editoriali e difendere il lavoro dei giornalisti”.

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