Categories: Giurisprudenza

POSSIBILI MODIFICHE AL DECRETO TV. RINVIATO PARERE CAMERE. DA OGGI PARTE FITTO CALENDARIO AUDIZIONI

Più tempo al Parlamento per esprimere il suo parere, calendario fitto di audizioni dei soggetti coinvolti e apertura del Governo a qualche modifica, in particolare sulle quote di produzioni indipendenti di cinema e fiction. Il cammino del decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue sulla tv senza frontiere e che modifica in diverse parti il testo unico sulla televisione si fa più lento e con più tappe. E dopo la protesta dei lavoratori di settore, le perplessità nella stessa maggioranza e l’avvertimento dell’Agcom, è possibile che sulle quote di produzioni europee il Governo faccia un passo indietro.

Il testo abolisce le quote di produzione di opere cinematografiche e fiction indipendenti (riducendo dal 15 al 10% il tetto per la Rai) e diminuisce anche le quote di investimento, adottando come base di calcolo non più il fatturato ma la programmazione. Vengono poi aboliti i diritti residuali, oggetto di un regolamento Agcom su cui era stato presentato ricorso da Mediaset e Sky. Modifiche che hanno aperto la protesta dei lavoratori del settore.

Intanto oggi le Commissioni Cultura e Trasporti della Camera e la Lavori pubblici del Senato hanno stabilito di organizzare un calendario di audizioni di tutti i soggetti coinvolti dal decreto, dalle emittenti Rai, Sky e Mediaset, alle associazioni dei produttori, a Google, Siae e Fnsi, che dovrebbero tenersi tra la fine di questa settimana e tutta la prossima. Al termine una discussione e l’espressione del parere non vincolante cui il Parlamento è chiamato, che dunque viene rinviato di una decina di giorni.

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