L’ala del Pdl che ha mal digerito la nascita del governo Monti prende spunto dalla nuove nomine in arrivo per palesare tutto lo scetticismo possibile per il neonato esecutivo. Arrivando ad esultare per “la meravigliosa, lunghissima, straordinaria campagna elettorale che ci separa dal voto che sarà nella prossima primavera o in quella successiva”. Dai “falchi” arrivano nuovi paletti e avvertimenti al premier: “I sottosegretari li analizzeremo uno per uno e faremo loro gli esami del sangue, e basta bigliettini”, dice l’ex ministro Renato Brunetta, parlando a un convegno sui “socialisti riformisti nel Pdl” a Milano. (Repubblica)
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