Nascono come incubatrici di nuove idee e il loro numero è in costante aumento: sono le start up, i progetti nati dalla creatività di giovani e coraggiosi imprenditori.
In particolare l’anno che verrà si prospetta particolarmente prolifico per il settore delle innovazioni tecnologiche.
Il comune denominatore delle nascenti start up è un prezzo di lancio altamente concorrenziale e idee che lasciano gli utenti a bocca aperta.
Come Leap Motion, sistema di controllo con i gesti, costituito da una piccola scatoletta che connette e traduce i movimenti dell’utente al pc; attraverso un adattatore.
Il tutto per soli 70 dollari.
O ancora The Atavist, l’applicazione per iPad e iPhone che propone ai suoi utenti contenuti video ed audio di reportage giornalistici, letture di approfondimento e saggi.
Il costo di ogni contenuto non supera i 2 dollari e 70.
Non mancano poi le app. commerciali come Chirpify che facilita l’acquisto via Twitter e Instagram, soltanto collegando il proprio account PayPal a quello dei social network.
Basta aggiungere delle parole chiave ai tweet o ai messaggi con cui si vuole avviare la transazione e l’acquisto è fatto.
Rimanendo sempre in ambito transazionale, abbiamo Transferwise, l’app. britannica che si pone come strumento in grado di aiutare i clienti nelle transazioni di cambio valuta, un modo anche per aggirare l’esosa intermediazione delle banche.
Infatti con Transferwise, il costo è di un euro a commissione.
Se davvero lo strumento prendesse piede, si verificherebbe una brusca frenata al predominio economico degli Istituti di credito.
Insomma per ora sono solo in fase di lancio, ma se da start-up si trasformassero in realtà, c’è da scommettere che gli scenari
politico- economici di molti paesi muterebbero di gran lunga.
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