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MILLEPROROGHE. VIA LIBERA DALLA CAMERA. ECCO COSA CAMBIA PER IL COMPARTO EDITORIA

E’ stata votata nel tardo pomeriggio di quest’oggi la fiducia posta ieri dal Governo alla Camera sull’approvazione- senza modifiche nè articoli aggiuntivi- del discusso decreto Mille Proroghe. Il testo passato a Montecitorio (con 284 si e 243 no) è infatti identico a quello approvato dal Senato la scorsa settimana.
Tra le principali modifiche contenute nel pacchetto editoria ed approvate dal Senato la conferma dei contributi ai giornali di partito, e l’estensione della cassa integrazione ai giornalisti dei periodici. In riferimento alle testate di partito, il requisito della rappresentanza parlamentare “non è richiesto per le imprese e per le testate di quotidiani o periodici che risultano essere giornali,organi di partiti o movimenti politici che, alla data del 31 dicembre 2005, abbiano già maturato il diritto ai contributi”. Riguardo l’ambito delle crisi aziendali il sostegno dello Stato ai prepensionamenti è stato integrato di ulteriori 10 milioni di euro per il 2009, rispetto ai 10 già previsti dal decreto anticrisi per un massimo di 7 annualità. Gli editori che presenteranno piani di esodo con effetti finanziari superiori ai 20 milioni di euro, dovranno versare all’Impgi uno specifico contributo per il finanziamento dell’onere eccedente. Modificata inoltre anche la norma sulla titolarità delle imprese: le azioni potranno essere intestate a società per azioni, e la partecipazione di tali società potrà essere intestata a persone fisiche come a gruppi societari direttamente o indirettamente controllate da persone fisiche.

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