Strada in salita per l’accordo sul rinvio per il 2010 del taglio dei contributi all’editoria da inserire nel decreto legge milleproroghe. La maggioranza è ancora al lavoro alla ricerca di un accordo con governo e opposizioni che dovrebbe prevedere la definizione di criteri stringenti per l’individuazione delle tesate beneficiarie del rinvio dei tagli ai fondi editoria. Con l’intesa verrebbe scongiurata anche l’ipotesi di ricorso alla fiducia da parte del Governo: l’opposizione ha infatti garantito il taglio del numero degli emendamenti e tempi certi per il voto finale sul provvedimento che poi dovrà tornare al Senato per l’approvazione definitiva entro questa settimana.
Ma le riunioni alle quali ha partecipato anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e che si sono susseguite anche nella nottata non hanno portato finora a un risultato soprattutto per questioni legate alle modalità di copertura del ripristino del diritto soggettivo ai contributi.
Alla Camera si moltiplicano i capannelli tra sottosegretari e capigruppo e tra poco dovrebbe arrivare anche il sottosegretario Paolo Bonaiuti che nei giorni scorsi ha più volte incontrato anche l’Fnsi sulla questione. A quanto si apprende, nel pomeriggio si svolgeranno nuove riunioni. In caso di mancato accordo la fiducia appare piuttosto scontata.
In tal caso l’esame nell’Aula della Camera proseguirebbe fino a venerdì visto che le opposizioni stanno facendo ostruzionismo. L’Aula è ancora in sede di discussione generale e sono circa 200 gli iscritti a parlare. Per poter porre la fiducia, quindi, la maggioranza dovrà chiedere e votare la chiusura anticipata della discussione generale, altrimenti gli interventi si prolungherebbero per giorni.
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