«Il milleproroghe scade il 28 febbraio. Contiene una miriade di misure eterogenee e sarebbe bene interrogarsi sull’utilità di riproporre ogni anno questo strumento anzichè mettere mano a riforme organiche nei diversi settori interessati. Tuttavia oggi il governo può scegliere due strade: ricorrere alla fiducia per impedire il confronto oppure raccogliere la disponibilità del Pd e delle opposizioni e dare una risposta positiva a quella maggioranza di deputati di tutti i gruppi parlamentari i quali chiedono che vengano ripristinati i fondi per l’editoria a sostegno non solo dei giornali di partito, ma di molte pubblicazioni importanti».
È quanto dichiara la vicepresidente del Pd, Marina Sereni. «La revisione complessiva del sistema è importante per evitare sprechi e contributi a media che nulla hanno a che vedere con l’informazione. Oggi c’è lo spazio per recuperare la forzatura voluta a dicembre con la Finanziaria, una forzatura che impedirebbe -avverte Sereni- qualsiasi vera riforma e farebbe tacere molte voci indipendenti nel panorama della stampa italiana».
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…
Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…
In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…
Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…
La cessione di Gedi è debitamente monitorata dal governo: lo ha affermato il sottosegretario Barachini.…