“Tutti sappiamo che la credibilità del servizio pubblico radiotelevisivo deriva anche dai criteri che accompagnano la nomina dei suoi dirigenti a cominciare dai direttori di reti e di testate giornalistiche.
E il metodo della ‘condivisione’ da parte del Cda, come ci ricorda giustamente il presidente Garimberti, è indubbiamente un fatto positivo e da apprezzare.
A tal proposito, siamo certi che le indiscrezioni stampa, circa le future nomine Rai, sono solo il frutto di pettegolezzi. E, soprattutto, continuiamo ad essere fiduciosi che sia l’organo di governo della Rai a fare e a decidere le nomine e non le centrali politiche esterne. E ciò per evitare che il Cda si trasformi in un semplice luogo di ratifica di decisioni già prese altrove”. Lo afferma in una nota il vicepresidente della commissione di Vigilanza, Giorgio Merlo.
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