Intervenendo a Radio 24, ospite di Giuliano Ferrara, Mentana ha rivendicato le dimissioni in polemica con la decisione dell’azienda di non modificare il palinsesto di Canale 5 la sera della morte di Eluana Englaro.
“Ho sostenuto che non esiste solo l’audience e che ci sono scelte che tolgono credibilità a chi le compie e personalmente non avevo nessuna intenzione di avallarle”.
A Mediaset, che gli contesta in particolare la “sconfessione pubblica e radicale” della linea editoriale, Mentana replica che “la sconfessione è una cosa diversa dalla dissociazione da una scelta che in quel momento ho giudicato di grave insensibilità e che con il senno di poi continuo a considerare tale”.
Per Mediaset, comunque, la vicenda è chiusa: “Mentana con il suo atteggiamento ha sconfessato pubblicamente l’azienda e in questo modo si è messo fuori dalla sua logica”, dice oggi Crippa. “Si può anche litigare, non essere d’accordo sulle decisioni, ma l’errore di Enrico è stato di portare queste contraddizioni all’esterno”. Anzi, a dispetto dell’ira di Mentana e delle sue accuse di insensibilità, Crippa sottolinea che “hanno prevalso scelte più razionali che si sono rivelate lungimiranti”, come dimostrano gli ascolti da record del Grande Fratello. In ogni caso “Matrix è un prodotto che non verrà abbandonato e riprenderà, come era programmato, dopo il festival di Sanremo, ma “non sappiamo ancora chi lo condurrà”.
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