Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiede di rafforzare e potenziare reti e strategie per avvicinare i bambini ai libri. Le parole del Capo dello Stato, pronunciate alla Children’s Book Fair di Bologna, hanno riscosso adesioni convinte e numerosi applausi non solo dagli addetti ai lavori. Per Mattarella, infatti, “vanno incoraggiate le iniziative e le sinergie per giungere a una vera alleanza per la lettura, tra il mondo dei libri, le famiglie, la scuola, i media, le biblioteche, le nuove tecnologie che, correttamente utilizzate, possono diventare strumenti di diffusione e promozione della lettura e della cultura”.
Ma non è tutto, il Presidente ha ricordato i buoni dati dell’anno scorso e crede che questi possano rappresentare un ottimo inizio: “In Italia, il mercato dei libri per bambini e ragazzi -ha evidenziato Mattarella – è cresciuto rispetto al 2022. È un dato positivo, che fa ben sperare. Ed è confortante che tanti bambini siano lettori robusti. Lo saranno anche da adulti, offrendo il loro contributo alla crescita culturale e civile della società”. Il Capo dello Stato ha infine ricordato: “Il valore del libro va molto oltre il processo di ideazione, produzione e posa in commercio. Perché il libro è strumento irrinunciabile di sapere e di crescita, una fonte di valori, di speranze, di sogni. È quindi importante che anche i bambini si appassionino alla lettura e trovino familiarità con i libri, imparando a conoscere, discutere, rispettare, condividere, iniziando a esercitare la critica e il giudizio. Gli editori, in generale, e quelli per ragazzi in particolare -penso che ne siano pienamente consapevoli- sono portatori -ha concluso Mattarella – di una grande responsabilità nella formazione dei cittadini”.
Insomma, c’è tanto da fare anche se la base di partenza sembra positiva. Dai libri, quindi dall’editoria, dipende il futuro della democrazia nel Paese.
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