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MANOVRA SALVA-ITALIA: L’ART. 29. GOVERNO: «NESSUNA MODIFICA, NON CI SONO RISORSE»

Prosegue l’esame del decreto legge sulla manovra economica in Commissione bilancio alla Camera. I tempi sono ristretti perché domani il testo deve passare all’Assemblea. Oggi sono stati depositati in i primi due emendamenti dei relatori. Un ulteriore emendamento sarà presentato più tardi. Il termine per i subemendamenti è fissato alle 10:55 mentre alle 10 riprenderanno i lavori della Commissione.
Oggi verranno votate le modifiche all’articolo 29 che, al comma 3, stabilisce la chiusura del Fondo per l’editoria per l’esercizio del 2013 e un suo dimezzamento per il 2012. Vi sono emendamenti sostenuti dal Pd, dal Pdl ed anche della Lega Nord che chiedono un incremento del Fondo e danno indicazioni precise su dove reperire le risorse necessarie per la copertura. Ma la speranza che qualche modifica possa essere accolta sembra vana. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Pietro Giarda ha dichiarato che mancano le risorse e che nulla verrà modificato dell’art. 29. «C’è un problema di risorse – ha affermato Giarda – non penso che il Governo modificherà l’articolo della manovra sull’editoria». «So che ci sono giornali – ha riconosciuto – che avranno seri problemi a partire dal 2012. Ci sono più di cento testate che ricevono contributi. Dovremo avviare una riclassificazione, tenendo conto che ci sono sicuramente testate che esprimono istanze politiche e culturali, garantendo il pluralismo. Non così per altre». La manovra, infatti, prevede la «revisione del regolamento di semplificazione e il riordino dell’erogazione dei contributi all’editoria» con effetti a decorrere dal primo gennaio 2012. Le finalità sono «il risanamento della contribuzione pubblica» con una «più rigorosa selezione dell’accesso alle risorse». Lo ha confermato anche il sottosegretario con delega all’Editoria, Carlo Malinconico dopo un lungo incontro avuto alla Camera.

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