“L’avvio della liquidazione del Manifesto è un colpo durissimo al pluralismo e all’idea che si possa produrre informazione autonoma, di qualità, in modo diretto e autogestito da parte dei giornalisti”. E’ quanto sottolinea in una nota Mediacoop, associazione cooperative editoriali e di comunicazione, che chiede al governo un intervento immediato. “Senza il Fondo per l’editoria – continua Mediacoop in una nota – questo modello di produzione dell’informazione non controllato dal capitale, non destinato a produrre profitto e non condizionabile dalla pubblicità viene cancellato. E questo accade in un contesto in cui, invece, gli era stata manifestata la massima attenzione da parte del Presidente della Repubblica e lo stesso Presidente del Consiglio aveva dichiarato la sua volontà di sostenerlo, non solo a parole, ma anche accettando l’introduzione, in Parlamento, di una norma che autorizzava il ricorso al cosiddetto Fondo Letta. Ma quello che risulta più sorprendente è che si sia riusciti in poche ore a utilizzare questa via per finanziare Radio radicale e non sia stato possibile, in più di un mese, mettere in sicurezza decine e decine di testate e alcune migliaia di lavoratori; tutto ciò, nonostante la comprensione e l’operativa attenzione mostrata in queste settimane dal Sottosegretario Peluffo”. Per l’associazione, “forse si fa ancora in tempo per salvare il Manifesto e le altre testate in difficoltà, ma occorre intervenire subito. Mediacoop chiede al Governo una decisione immediata sostenendo gli emendamenti presentati in Senato ovvero emanando un DPCM, con il quale ricostruire il Fondo per l’editoria, nella dimensione necessaria, attraverso il ricorso al Fondo Letta, come deciso dal Parlamento”.
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