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Manifesto, esuli ritrovati

Un cuore rosso fuoco per il nuovo quotidiano economico in gestazione a Roma: la testata che stanno pensando di lanciare a gennaio i due manager della finanza Guido Gamucci (tra i fondatori di Permira) e Mario Cuccia (con un passato ai vertici del gruppo Allianz ma nessun legame con l’omonimo Enrico, fondatore di Mediobanca) potrebbe avere una redazione composta in larga parte da esuli dal manifesto, il quotidiano comunista oggi diretto da Norma Rangeri e fatto uscire dalla cooperativa di suoi giornalisti, dopo aver scampato la chiusura a fine 2012. Nel nuovo giornale progettato da Emanuele Bevilacqua dovrebbero per esempio occuparsi di cultura Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri, redattori del manifesto specializzati m cinema (che con Rossana Rossanda hanno appena pubblicato per Bompiani II film del secolo). A loro, tra gli altri, dovrebbe essere affidato un inserto ad hoc del nuovo giornale che leggerà invece perlopiù l’attualità attraverso i numeri, un po’ tra economia e finanza. Dalla diaspora del manifesto potrebbe partecipare alla nuova avventura editoriale anche Ida Dominijanni, figlia di Bruno, esponente del fu Partito socialista italiano (Psi). Il suo coinvolgimento sarebbe per di più tra politica e cultura.Tra i giornalisti contattati ci sono infine Astrit Dakii (autore del blog del manifesto Est Est Est e firma specializzata su tutto quello che riguarda Russia ed Est europeo), l’inviata per l’Asia Marina Forti, Marco Deramo che è anche scrittore oltre che giornalista e infine Angela Pascucci, già capo-redattrice esteri e redattrice della pagina economica internazionale nonché responsabile dell’edizione italiana de Le Monde Diplomatique. Al prossimo quotidiano sarà abbinato anche un settimanale, oltre che il sito web. Il periodico non solo seguirà gli approfondimenti, ma anche e soprattutto i trend emergenti, settore per settore. Ragion per cui ci sarebbero stati dei contatti anche con Walter Mariotti, ex vicedirettore del mondadoriano Panorama. Mariotti a parte, come mai una così alta concentrazione di ex firme del manifesto? Il motivo ? presto detto: tra i soci, insieme a Gamucci e Cuccia, c’è anche con una quota di minoranza Bevilacqua, che è stato a.d. del settimanale Internazionale, oggi ne è consigliere ma prima ancora è stato amministratore del manifesto. A Bevilacqua si affianca pure (come socio di minoranza) Cesare Coppoli, anche lui ex amministratore del quotidiano comunista. Della pubblicazione in arrivo Bevilacqua è anche il direttore designato. Ed è lo stesso manager che aveva tentato alla fine del 2012 di rilevare il manifesto quando il giornale ha rischiato di chiudere dopo 41 anni di pubblicazioni.L’ultima parola comunque non è ancora detta: l’attuale cooperativa di giornalisti ha in gestione il marchio della testata ma sullo sfondo c’è sempre la sua vendita rimandata da parte dei liquidatori della vecchia editrice.

Rassegna stampa. Italia Oggi 26/11/2013 pag.21

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