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L’UNITÁ SUL TG1: MINZOLINISMO SENZA MINZOLINI

Manca un nuovo piano editoriale. Gli uomini chiave sono gli stessi. Maccari non ha inciso. Telegiornale «annacquato».
Via Minzolini, ma il Tg1 è sempre lo stesso, o quasi. Per L’Unità si respira aria di «minzolinismo senza Minzolini». Il quotidiano fondato da Antonio Gramsci rivela indiscrezioni interne alla redazione.
I giornalisti e il cdr chiedono un nuovo piano editoriale per rilanciare il notiziario. Maccari non l’ha ancora fornito, ma ha tempo fino al 9 aprile.
Dunque per ora la filiera sarebbe la stessa. Sarebbero i seguaci di Minzolini a «fare il giornale» e ad essere in pole per la prima vicedirezione.
Certo, con l’arrivo del direttore-pensionato qualcosa è cambiato, ma la sostanza è rimasta la stessa. Non c’è più la rubrica Media che attaccava i giornali nemici; scarseggiano le frivolezze tanto “odiate” da Carlo Freccero (se c’è qualche gara canina in Nord Europa non lo verremo a sapere, pazienza!). Anche il Meteo, tanto amato dai telespettatori, è quasi sparito, a meno che non nevichi a Roma. Sono spariti gli attacchi alle “toghe rosse” o per dirla con le parole de L’Unità «non ci sono più i pezzi killer confezionati al vetriolo del vicedirettore Gennaro Sangiulinano», che comunque è ancora uno dei 3 vicedirettori.
Riguardo agli ascolti c’è stato un moderato miglioramento: si arriva al 23%, non male considerando i crolli avuti con Minzolini.
Non basta. Secondo L’Unità «il Tg1 è solo apparentemente meno schierato, ma come insegna la scuola di Mimun, di cui Maccari era il braccio destro, nelle scalette e nei piccoli silenzi passa la linea». Dunque sfumature, ma che per il giornale diretto da Claudio Sardo fanno la differenza.
E in che condizioni sono gli “epurati”, ovvero i giornalisti dissidenti che hanno perso l’incarico, (oppure si sono spontaneamente dimessi) per non aver condiviso la linea editoriale dell’ex direttore?
Non è cambiato nulla. Maria Luisa Busi e Paolo Di Giannantonio non hanno incarico. Tiziana Ferrario è ancora relegata al tg mattutino nonostante abbia già vinto 2 volte in tribunale.
Intanto Minzolini che fa? In attesa della sentenza del Tribunale del Lavoro, che dovrebbe arrivare lunedì, inganna il tempo in uno studio Rai tutto per lui, con autista e assistente, il tutto a 550 mila euro l’anno.
Il reintegro al Tg1 potrebbe anche essere prossimo. Tuttavia Minzolini non ha esitato a fare 3 proposte “audaci” al dg Rai. Si tratterebbe di 3 direzioni: del Tg2, di Ra1 o della Tgr. Oppure, come provoca il direttore Corradino Mineo, «Prenderà il mio posto a RaiNews».
C’è da chiedersi se l’ultimo scandalo, evidenziato da Il Fatto quotidiano, sull’ordine, dato dal sindaco di Roma Alemanno ed eseguito senza battere ciglio da Minzolini, di non mandare un servizio riguardante la prostituzione nella Capitale, influirà sulla decisione del giudice e del dg Rai sul futuro dell’ex direttore del Tg1. Formalmente sarebbe un’altra accusa, ma il buon senso imporrebbe una riflessione.
Vedremo.
Egidio Negri

editoriatv

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