Clamorosa operazione giudiziaria contro la pirateria informatica: la Procura della Repubblica di Bari ha chiesto e ottenuto il sequestro di ben diciassette canali che su Telegram fornivano agli utenti giornali gratis.
Il provvedimento è stato compiuto dai finanzieri della polizia economico-finanziaria della Gdf del capoluogo pugliese. Sotto i sigilli virtuali, stando alle notizie che sono trapelate in queste ore, sono finite migliaia di giornali, libri, riviste in formato pdf che sarebbero stati sottratti direttamente dai server e dai sistemi informatici di tantissime società editrici. Vittime, così, di un vero e proprio furto. E proprio per l’ipotesi di reato di furto (oltre a quelle di riciclaggio, ricettazione, accesso abusivo a sistemi telematici e violazioni alle leggi sul diritto d’autore) indagano i finanzieri e i magistrati baresi.
Ad accendere i riflettori sul mondo “sommerso” di Telegram era stata la Federazione italiana degli editori che, nelle scorse settimane, aveva chiesto all’Agcom e a chi di dovere di “oscurare” la piattaforma di Telegram perché lì venivano diffusi, illecitamente, giornali e migliaia di copie di libri e riviste in maniera poco lecita.
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…
Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…