Dal primo gennaio 2011, decadrà il divieto imposto dalla legge ‘Gasparri’ e i colossi della tv (come Mediaset o Telecom) potranno acquistare un quotidiano, anche un grande quotidiano. Ma ora l’Autorità Garante per le Comunicazioni invita il governo a confermare quella barriera con un “provvedimento apposito”, “a protezione della concorrenza e del pluralismo”.
La regola – spiega il Garante – è stata concepita nel 2004 sulla base “delle indicazioni della nostra Corte Costituzionale”. E l’Unione Europea autorizza gli Stati nazionali a confermare regole speciali (come la nostra) quando c’è il ballo il valore supremo del “pluralismo”. Il Garante fa poi riferimento agli altri Paesi, dove restano in piedi tagliole che vietano “partecipazioni incrociate” (tv più giornali sotto lo stesso tetto): questo, allo scopo di prevenire eccessive concentrazioni. Anche l’Italia farebbe bene a conservare quella barriera “in considerazione del fatto che la televisione è il mezzo principale di informazione”.
Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…
La cessione di Gedi è debitamente monitorata dal governo: lo ha affermato il sottosegretario Barachini.…
In Francia, il Senato, ancora impegnato nell'esame della sezione di spesa della legge di bilancio…
Le saracinesche abbassate delle edicole sono diventate un’immagine sempre più frequente nelle città italiane. Dai…
Manovra, pure la Fieg alza la voce: occorrono più soldi perché il sistema del pluralismo…
Antonio Tajani non fa le barricate sulla vicenda Gedi ma ritiene che sia meglio che…