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LA RIVOLTA IN LIBIA PERDE UNA DELLE SUE “VOCI” PIÚ CORAGGIOSE

Creatore Di Al Hurra Tv e volto principe del “giornalismo partecipativo” libico con il nomignolo “Mo”, il giornalista Mohammad Nabbous muore in difesa del diritto alla libertà di informazione e per il dovere di cronaca degli eventi che accadono in un contesto di guerra. La scelta di intervenire da parte del vertice Nato si è resa infatti effettiva nelle ultime ore, con la Francia in testa.

“Voglio che i media vedano quello che sta accadendo qui”, diceva. “Mo” non aveva paura di morire ma di perdere la battaglia, quella di liberazione da un regime sanguinario. La moglie lo ha trovato morto, ucciso con un colpo alla testa ad opera, sembrerebbe, di cecchini legati al regime del colonnello Gheddafi. “Ognuno faccia tutto il possibile per questa causa. Fate in modo che Mohammed non sia morto inutilmente”, questo l’appello della donna, mentre il popolo della rete che lo seguiva assiduamente, si è radunato ieri a manifestare il proprio cordoglio lasciando messaggi su Twitter e Facebook.
(La Repubblica)

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