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Il Cdr di “La Repubblica” firma un nuovo accordo con i collaboratori

“Va salutato con favore il modello di contratto per i collaboratori di Repubblica, sottoscritto fra azienda e comitato di redazione. Oltre a dare piena attuazione all’accordo nazionale sul lavoro autonomo sottoscritto nel giugno 2014 fra FIEG e FNSI, l’intesa raggiunta a Repubblica va nella direzione della progressiva riduzione delle diseguaglianze tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, riconoscendo certezze e dignità al lavoro dei collaboratori, non soltanto sotto il profilo retributivo, in un quadro di regole chiare e definite”. È quanto afferma, in una nota, il segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso.
“In un contesto generale ancora profondamente segnato dal calo dei fatturati e della contrazione dei ricavi – sottolinea Lorusso – rafforzare i diritti e le tutele dei lavoratori non subordinati non vuol dire creare un’alternativa al lavoro dipendente, ma riconoscere diritti a una vasta platea di giornalisti e creare le premesse per il loro ingresso progressivo a pieno titolo nell’area del lavoro dipendente. Si tratta, del resto, della priorità che la FNSI ha portato al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro con la FIEG. Il rilancio del settore editoriale e la sopravvivenza degli enti della categoria non può che passare attraverso la ripresa dell’occupazione, con la creazione di percorsi di inclusione progressiva nell’area del lavoro dipendente di quanti oggi sono a pieno titolo nel mercato del lavoro, ma non godono di alcun diritto e di alcuna forma di tutela. È una sfida che il sindacato dei giornalisti deve raccogliere ad ogni livello, affermando – come anche il recente accordo sottoscritto a Repubblica – il primato e la centralità della contrattazione collettiva e delle parti sociali, pur in un quadro economico e normativo in continua evoluzione, a dispetto di qualche professionista della demagogia costantemente impegnato a vendere illusioni nel tentativo di difendere privilegi e posizioni di rendita fuori dal tempo e dalla storia”.

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