Il dramma del lockdown è stato perfettamente fotografato dai dati dell’osservatorio Fcp che riporta cali disastrosi nella pubblicità dei giornali. I numeri sono eloquentissimi, le percentuali raccontano un crollo vero e proprio, un fatto epocale che potrebbe avere ripercussioni pesantissime già a breve termine. “I quotidiani nel loro complesso registrano un andamento a fatturato del -17,7%”. E ci si riferisce al periodo gennaio e marzo: il tonfo s’era mangiato anche quel poco di positivo che nelle prime settimane dell’anno si era registrato per il settore.
“Le singole tipologie segnano rispettivamente: tipologia Commerciale nazionale: -24,1%. Tipologia Commerciale locale: -24,5%. Tipologia Legale: -1,3%. Tipologia Finanziaria: -9,5%. Tipologia Classified: +5,3%”. Non si salva nessuno, solo la pubblicità “istituzionale” più o meno regge.
La situazione è ancora peggiore per i periodici: “registrano un andamento a fatturato del -22,0%. Settimanali: -26,2%. Mensili: -14,5%. Altre Periodicità: -37,4%”.
Il Garante per la protezione dei dati personali per l’ennesima volta dimostra l’approssimazione con cui…
Leonardo Del Vecchio è letteralmente scatenato: dopo aver acquisito il 30 per cento de Il…
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…