Scambio di accuse tra Usa e Cina sul fronte dei cyber attacchi in rete.
A seguito dell’ondata di incursioni informatiche perpetuate ai danni dei portali delle major delle telecomunicazioni (Facebook, Twitter, Microsoft) la caccia al pirata è appena iniziata.
Finita da subito nella black list delle maggiori indiziate, la Cina ora rimanda al mittente tutte le accuse ricevute dai suoi detrattori a stelle e strisce.
La strategia adottata dagli abitanti all’ombra del dragone, si basa sulla contro accusa e da accusata si trasforma in vittima.
Le autorità di Pechino hanno infatti denunciato 144mila attacchi subiti al danno del portale web della sicurezza cinese, dietro cui si celerebbe lo zampino dell’America.
I fatti al momento sono ancora da accertarsi ma rimane comunque una tensione irrisolta tra i due paesi che allarma soprattutto le autorità dell’IT come Chester Wisniewski.
Il security advisor di Sophos intravede nel cyber conflitto che si è scatenato tra le due potenze, una strategia per confondere le acque in modo tale da sommergere altre questioni più prominenti.
Il rischio è infatti quello di trascurare la sicurezza dei singoli utenti del web, in relazione al dispiegamento di autorità a salvaguardia dei grandi nomi della rete.
Insomma se all’erta sulla protezione deve essere, che lo sia per tutti.
Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…