Tra gli ospiti del convegno “Il segno italiano”, tenutosi ieri a Parma in onore di Bodoni, era presente anche Ferruccio De Bortoli che ha parlato davanti a un pubblico di studenti. Il direttore del “Corriere della sera” ha detto la sua per quanto riguarda il futuro della carta stampata: “La forma del giornale e la forma del libro sopravvivono al mondo della rete. Il lettore sull’iPad preferisce ritrovare l’esperienza di un giornale che si sfoglia. Anche nel mondo della rete c’è la necessità di riprodurre, magari artificialmente, quel rapporto personale con il giornale e con il libro”. Non poteva mancare un commento sul ruolo dei giornalisti di oggi: “A volte si atteggiano a casta. Spesso non siamo umili e ci sostituiamo ai politici. Io, invece, vorrei che i giornalisti facessero il loro mestiere, senza vestire abiti non propri”. Un accenno, infine, anche sull’informazione gratuita: “E’ la tomba del giornalismo. Una volta Ligabue mi disse che quando era ragazzo e riusciva a comprare un vinile, dopo tanti sforzi, era una conquista. E adesso che con internet ha tutta la musica possibile, il rapporto è cambiato. Un’informazione di qualità e di valore non può essere gratuita”.
Giannandrea Contieri
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