La sicurezza dei minori che utilizzano Internet deve essere garantita in primo luogo da chi produce i contenuti di Internet. Occorre tuttavia anche una decisa opera di sensibilizzazione e di controllo da parte di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti.
L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, a Strasburgo, ha approvato recentemente una Raccomandazione rivolta agli Stati membri del Consiglio d’Europa ed ai Parlamenti nazionali, per richiamare l’attenzione sulla necessità e l’opportunità di fare di più per garantire la navigazione sicura dei minori su Internet.
È stata delineata una strategia articolata. In primo luogo, è opportuno creare “spazi sicuri” per i minori mediante l’utilizzazione della tecnologia per aumentare la sicurezza dei minori (filtri, dispositivi di limitazione degli accessi) coinvolgendo il mondo industriale e delle imprese. In secondo luogo, è necessario promuovere attività di sensibilizzazione attraverso l’azione congiunta delle aziende che operano su Internet e dei governi nazionali.
Il Consiglio chiede poi ai produttori di contenuti online e all’industria dei media di mettere a punto ed applicare codici di condotta per la tutela della privacy, la promozione di attività commerciali appropriate per i minori e la sensibilizzazione sui contenuti nocivi e dannosi, anche attraverso centri di ascolto e linee telefoniche dedicate.
Il Consiglio invita infine tutti i Paesi membri a ratificare la convenzione sul cybercrime, adottata nel 2001 ma non ancora in vigore in molti Stati europei (in Italia è stata ratificata con legge 48/2008) e segnala l’opportunità di valutare un inasprimento delle norme sulla responsabilità degli Internet provider per i contenuti illeciti o dannosi.
Antonietta Gallo
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