Categories: Giurisprudenza

INTERCETTAZIONI: FNSI, NO AI BAVAGLI

“Intercettazioni e pubblicazione delle notizie sono due attivita’ proprie di un potere, quello giudiziario, e di una funzione, quella giornalistica, di primaria garanzia costituzionale per il corretto esercizio dei diritti civili di tutti i cittadini”. Cosi’ in una nota la Fnsi sulle nuove norme che il Governo ha intenzione di varare in materia di intercetazioni. “Immaginare su questi due temi, provvedimenti urgenti che limitino le aree di indagine e che mettano sotto chiave le notizie, e’ un pensiero di grande negativita'”, afferma l’Fnsi. “Una cosa – prosegue la nota – e’ pensare ad un ordinamento giudiziario che applichi correttamente gli strumenti di indagine e a un sistema di informazione che possa far circolare le notizie di pubblico interesse secondo i criteri di responsabilita’ e nel rispetto delle persone e della loro dignita’, altro e’ imporre d’autorita’ colpi di spugna e bavagli”.

Per il sindacato dei giornalisti “La materia e’ delicata, qualche eccesso e qualche errore non possono giustificare iniziative illiberali, contrarie alle convenzioni internazionali. La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, riunitasi a Bari, rivolge un appello al Governo e al Parlamento perche’ non cadano nelle cattive tentazioni di questi giorni, trasportate da messaggi di facile impatto, e assicurino, su queste materie delicate per la convivenza civile e il corretto funzionamento dei sistemi di garanzia democratica, soluzioni efficaci, equilibrate, rispettose di tutti i diritti in discussione: la giustizia giusta; la giusta informazione; il rispetto della dignita’ delle persone secondo i principi gia’ chiaramente affermati delle leggi sulla privacy e del codice deontologico dei giornalisti recepito dall’Autorita’ Garante per la protezione dei dati personali”. Secondo l’Fnsi, “L’ipotesi di cinque anni di galera per i giornalisti che diffondano notizie tratte da atti di intercettazioni ordinate dalla magistratura non potra’ mai essere accettata ne’ condivisa come un atto di liberta’ e trovera’ la ferma opposizione della categoria. La Fnsi con i giornalisti italiani e’ pronta ad accettare la sfida della responsabilita’ e della riforma profonda dei loro strumenti e di quelli di garanzia dei cittadini rispetto all’informazione. Al Governo alla maggioranza e all’opposizione, la Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana rivolge l’invito alla riflessione, alla moderazione, all’apertura immediata di un confronto riformatore. Ogni altra strada non potra’ che essere giudicata una scelta autoritaria da contrastare con la piu’ chiara determinazione. A tutti i giornalisti italiani, ai loro direttori, agli editori che hanno espresso preoccupazione come noi per quando sta accadendo in questi giorni, un appello, infine, a far emergere con chiarezza nelle pagine di informazione scritta o radiotelevisiva e telematica i nodi essenziali delle questioni in discussione, perche’ la forza dei fatti valga piu’ di qualsiasi comunicazione di propaganda o di convenienza politica”.

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