Pubblicità video in 3D che reagiscono all’umore dei consumatori e a dove si trovano, offrendo a chi cammina per strada “esperienze digitali e interattive” volte a reclamizzare questo o quel prodotto. E’ l’ultima frontiera dell’advertising digitale, in via di sperimentazione a Londra, che sarà disponibile nelle megalopoli di tutto il mondo a partire dal 2015. Insomma, un mondo alla ‘Minority Report’, il film di Steven Spielberg che ipotizzava nel 2054 pubblicità intelligenti in grado di rivolgersi direttamente al consumatore chiamandolo per nome.
“Spielberg – spiega Daniel Steinbichler, Amministratore Delegato di 3M|GTG, azienda leader nel settore dell’ingegneria software e hardware dell’out-of-home digitale per i settori pubblicità, architettura, trasmissione, commercio al dettaglio ed eventi – si era sbagliato. Stiamo lavorando a una tecnologia in stile Minority Report che sarà con noi entro il 2015 e sarà molto più avanzata di quanto il regista avrebbe mai potuto immaginare. Invece di riconoscere i consumatori dal nome, come nel film, la tecnologia ‘gladvertising’ consentirà ai marchi di offrire ai consumatori esperienze davvero coinvolgenti e memorabili”.
I “Gladvertising”, insomma, saranno forme di pubblicità digitale usate per esterni che, utilizzando software e fotocamere innovative di riconoscimento delle emozioni (emotion recognition software o ERS), saranno in grado di adattare le pubblicità all’umore dei consumatori. Il Gladvertising si servirà di un algoritmo che monitora le espressioni del nostro volto e abbina i movimenti di occhi e bocca a sei basiche espressioni corrispondenti a felicità, rabbia, tristezza, paura, sorpresa e disgusto. In questo modo il marketing acquisirà la capacità di comunicare con i consumatori tramite pubblicità studiate su misura. Ad esempio, se il sistema identificherà la presenza presso un cartellone pubblicitario di consumatori infelici, potrà lanciare una pubblicità di cioccolatini e di vacanze al sole. (TMNews)
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